La Legge n.6/2004: Un Passo Storico
All’inizio del 2004 è stata approvata la Legge 9 gennaio 2004 n.6 (G.U. n.14 del 19 gennaio 2004), che ha introdotto nel Codice Civile la figura dell’Amministratore di Sostegno (Ads). Questa normativa consente a chiunque si trovi nell’impossibilità di provvedere ai propri interessi, a causa di infermità o menomazioni fisiche o psichiche, di essere supportato da una persona di fiducia.
Si tratta di un’innovazione storica, volta a tutelare i diritti fondamentali delle persone più fragili, modificando in modo significativo la disciplina precedente su interdizione e inabilitazione.
Chi Può Essere Amministratore di Sostegno?
L’Ads può essere:
Un parente prossimo
Il coniuge non legalmente separato
La persona stabilmente convivente
Legali rappresentanti di fondazioni, associazioni o organizzazioni di volontariato (anche senza personalità giuridica)
Le Sfide dell’Applicazione della Legge
L’applicazione della legge richiede un grande impegno su più fronti:
Formazione e informazione adeguata
Rafforzamento degli uffici giudiziari e dei servizi sociali
Coordinamento tra enti e servizi
Interventi di sensibilizzazione rivolti al Terzo Settore e alla cittadinanza
I compiti dei Giudici Tutelari sono diventati molto più complessi e gravosi, specialmente con l’ampliamento delle competenze.
L’Amministratore di Sostegno per i Detenuti
In questi 20 anni, anche la popolazione detenuta – sia in carcere sia presso REMS o comunità terapeutiche – ha tratto beneficio dall’introduzione dell’Ads. Questo è particolarmente rilevante per:
Notifiche e partecipazioni legali (Magistratura di Sorveglianza)
Decisioni terapeutiche basate sul consenso informato
La figura dell’Ads diventa dunque centrale per garantire diritti sanitari e legali pienamente effettivi.
La Necessità di Nuove Strutture di Tutela
Associazioni di famiglie e utenti hanno da tempo proposto la creazione di Uffici di Pubblica Tutela a livello provinciale (come previsto, ad esempio, dalla Legge Regione Piemonte n.5/01). Tuttavia, nel mondo carcerario poco è stato realizzato, rendendo urgente:
La rilevazione dei bisogni effettivi
La formazione di nuovi amministratori di sostegno
Un monitoraggio costante dei percorsi attivati
È essenziale eliminare conflitti di interesse tra enti controllori e controllati, affidando le funzioni assistenziali ai Comuni, in linea con la Legge n.328/2000.
Un Nuovo Impianto Socio-Politico Necessario
È urgente costruire un sistema capace di:
Sostenere la sensibilizzazione e la formazione di amministratori di sostegno
Coinvolgere Province, ambiti zonali, centri servizi del volontariato e tutte le organizzazioni del Terzo Settore
Migliorare l’integrazione dei servizi di welfare dedicati ai detenuti
Questa attività dovrebbe essere inserita all’interno dei Piani di Zona, sia a livello distrettuale sia a livello provinciale (come previsto dalla L.R. 2/2003, art. 27 comma 3).
Conclusioni: Un Welfare Più Forte e Inclusivo
La professionalizzazione del Terzo Settore è un obiettivo prioritario, ma deve preservare la dimensione relazionale, fondamentale per la qualità del servizio. Investire nella figura dell’Amministratore di Sostegno per i detenuti significa rafforzare un sistema di tutele giuste, umane ed efficaci.