ll decreto legislativo n. 62/2024, entrato in vigore il 30 giugno 2024, rappresenta un importante passo avanti nella ridefinizione della condizione di disabilità in Italia. Questo provvedimento introduce una nuova prospettiva nella valutazione della disabilità, spostando l’attenzione dalla semplice diagnosi medica alla considerazione delle barriere comportamentali e ambientali che limitano la partecipazione delle persone in diversi contesti di vita.
Aspetti principali del Decreto:
Terminologia aggiornata: Il decreto sostituisce termini come “handicap” e “persona handicappata” con “condizione di disabilità” e “persona con disabilità”. Questi cambiamenti riflettono una maggiore sensibilità e rispetto per la dignità delle persone disabili.
Valutazione multidimensionale: Uno degli aspetti più innovativi del decreto è l’introduzione di una valutazione multidimensionale della disabilità, che considera non solo le limitazioni fisiche o mentali, ma anche le barriere sociali e ambientali che ostacolano la piena partecipazione alla vita sociale. Questa valutazione sarà fondamentale per la creazione di progetti di vita individualizzati e partecipati.
Sperimentazione e implementazione: Prima dell’implementazione completa delle nuove procedure, prevista per il 1° gennaio 2026, ci sarà un anno di sperimentazione (2025) per testare e perfezionare le nuove metodologie di valutazione. Durante questo periodo, le nuove disposizioni saranno applicate a campione per aggiornare criteri e modalità di accertamento.
Classificazione internazionale: Dal 1° gennaio 2025, sarà adottata la classificazione internazionale delle malattie (ICD) e la classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’uso combinato di queste classificazioni fornirà un quadro più completo e significativo dello stato di salute delle persone con disabilità.
Ruolo dell’INPS: Dal 2026, l’INPS sarà responsabile della valutazione unitaria di base della disabilità, unificando il processo di accertamento per l’invalidità civile, la cecità civile, la sordocecità, e altri elementi rilevanti per la definizione della condizione di non autosufficienza.
Obiettivo generale
Lo scopo finale del decreto è quello di rimuovere le barriere che impediscono alle persone con disabilità di esercitare pienamente i propri diritti civili e sociali, garantendo così una maggiore inclusione e partecipazione in tutti gli ambiti della vita quotidiana.
Questo decreto rappresenta quindi un importante cambiamento nella concezione della disabilità in Italia, ponendo le basi per un approccio più inclusivo e rispettoso dei diritti delle persone con disabilità.